L’oro è il metallo prezioso per eccellenza, impiegato in mille settori e capace di far brillare gli occhi a chiunque! Quando pensi a questo materiale, probabilmente ti soffermi sulla sua veste tradizionale: l’oro giallo. Alcune volte ti potrebbe essere capitato di spingerti oltre pensando all’oro bianco o all’oro rosa. Ma lo sapevi che, in realtà, esistono molte altre tonalità di questo metallo prezioso? Scoprile tutte grazie alla nostra guida completa!
Oro giallo: una tradizione lunga secoli
L’origine dell’oro è molto antica, infatti, si ritiene che sia stato il primo metallo prezioso utilizzato per la creazione di gioielli e ornamenti. La sua importanza ha continuato ad affermarsi attraverso le varie epoche, basti pensare allo sfarzo dell’Antico Egitto e ai significati divini associati a questo metallo prezioso. Grazie a questa storia millenaria, i gioielli in oro giallo sono considerati simbolo di classe, eleganza e ricchezza. In alcune culture, l’oro viene impiegato nella creazione delle fedi nuziali, poiché rappresenta l’eternità e l’incorruttibilità.
L’oro giallo costituisce la tipologia più vicina allo stato naturale del metallo. Per la creazione dei gioielli, però, viene modificata la sua composizione, aggiungendo anche altri metalli in diversa percentuale, come l’argento e il rame. Questa scelta deriva dalla necessità di aumentare la resistenza meccanica dell’oro che, di per sé, è il metallo più duttile e malleabile; infatti, l’oro puro sarebbe troppo morbido per essere utilizzato in gioielleria.
Dall’oro bianco all’oro nero: tutte le tonalità dell’oro
L’oro bianco è probabilmente il secondo più conosciuto quando si nomina questo metallo prezioso. Come nel caso dell’oro giallo, la composizione utilizzata per la creazione di gioielli comprende altri materiali; in questo caso, però, si utilizzano diversi metalli bianchi, quali il nickel, l’argento, il palladio o il platino.
Generalmente, al fine di aumentare la resistenza e la brillantezza del gioiello, viene placcato in rodio.
I gioielli in oro rosa erano molto in voga nell’Ottocento in Russia e hanno riguadagnato la loro fama solo negli ultimi anni. Infatti, oggigiorno rappresentano un’alternativa elegante e raffinata preferita da molte persone. L’oro puro viene, in questo caso, combinato con un’elevata quantità di rame e una puntina di argento.
Queste due tipologie sono piuttosto conosciute, ma adesso passiamo in rassegna alcuni tipi di oro che forse non conoscevi. L’oro rosso si differenzia dal precedente, per la quantità di rame impiegato, evidentemente superiore in questa lega. L’unione dell’oro e dell’argento, e talvolta del rame, da origine all’oro verde, che assume una sfumatura verdastra più o meno intensa in base alle percentuali dei vari metalli.
Passando a tipologie ancora più rare, possiamo menzionare l’oro blu, caratterizzato dal legame dell’oro con l’indio o con il ferro. Aggiungendo, invece, dell’alluminio si ottiene l’oro viola, la più fragile tra tutte le altre leghe; questa sua debolezza presuppone che venga impiegato solo per la creazione di dettagli sui gioielli, anziché di veri e propri pezzi.
L’oro grigio presenta una composizione simile a quella dell’oro bianco, ma al contrario di questo, non viene placcato in rodio, in modo da mantenere la sua colorazione naturale. Infine, un tipo di oro che sta lentamente entrando nel mondo della gioielleria è l’oro nero, ottenuto attraverso una serie di processi, come il trattamento con cobalto e cromo o l’ossidazione.
Adesso puoi dire di conoscere ancora di più l’oro e tutte le sue sfumature. Ma qual è la tua preferita?